Situata su un promontorio alle pendici del Vesuvio, la cittadina di Ercolano (Herculaneum) all'epoca della grande eruzione del 79 d.C. era una centro satellite della vicina Napoli, a carattere essenzialmente residenziale e non soprattutto commerciale come Pompei. Al momento dell'eruzione del Vesuvio, diversamente da Pompei, che fu seppellita da una pioggia di cenere e lapilli, Ercolano venne travolta da una marea di fango e detriti vulcanici, che diedero luogo, solidificandosi, ad una sorta di banco tufaceo durissimo, alto tra gli 8 e i 10 metri, all'interno del quale poterono conservarsi, molto meglio che a Pompei, le parti superiori delle costruzioni e anche tutti i materiali organici, come il legno, i tessuti, i resti del cibo, ecc., per cui ci si offre una visione unica della vita privata antica.